DECRETO PARAMETRI PER LA DEFINIZIONE DEI COMPENSI

Con Decreto Legge n. 1/2012, convertito nella Legge 27/2012, sono state abrogate le tariffe professionali. I nuovi parametri tariffari utilizzati dai Giudici per la definizione dei compensi in sede giudiziale sono stati definiti con il D.M. 140/2012.

 

È in vigore dal 23 agosto 2012 il Decreto che fissa i criteri per la liquidazione dei compensi in contenzioso, detto “Decreto Parametri”. Il Decreto era atteso da gennaio, da quando con il Decreto sulle liberalizzazioni sono state abolite le tariffe professionali: ora con Decreto del Ministero della Giustizia n. 140/2012 vengono definiti i parametri per la liquidazione del compenso da parte di un organo giurisdizionale. Rimangono ancora da determinare con ulteriore decreto i parametri che le Stazioni Appaltanti dovranno applicare per individuare gli importi da porre a base di gara nell’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura. Il DM 140/2012 articola la prestazione professionale in quattro fasi:

  • consulenza e studio di fattibilità
  • progettazione
  • direzione esecutiva
  • verifiche e collaudi

Il compenso del professionista è calcolato moltiplicando il valore dell’opera (V) per il parametro (P), per il grado di complessità (G), per la somma delle prestazioni eseguite (ΣQ).

Determinate tutte le variabili, l’organo giurisdizionale può aumentare o diminuire il compenso fino al 60 per cento. Nei compensi non sono comprese le spese, gli oneri e i contributi.

Da notare che “l’assenza di prova del preventivo di massima (…) costituisce elemento di valutazione negativa da parte dell’organo giurisdizionale per la liquidazione del compenso” (art. 1 comma 6).